Archivio | ottobre, 2016

Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese

21 Ott

Caravaggio e il Maestro di Hartford: l’origine della natura morta in Italia alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017 .

L’esposizione prosegue l’opera di valorizzazione del patrimonio artistico, permettendo di analizzare le origini della natura morta italiana nel contesto romano della fine del XVI secolo, seguendo i successivi sviluppi della pittura caravaggesca dell’inizio del ‘600.  La mostra sarà curata da Anna Coliva, storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese e da Davide Dotti, critico d’arte che si occupa di barocco italiano e in particolare di paesaggismo e natura morta tra 600 e 700.

La rivoluzione iconografica e concettuale si deve a Caravaggio: intorno al 1597-98 dipinse a Roma la celeberrima Canestra, conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano e presente in mostra. L’opera sancisce la nascita del genere della natura morta, rappresentazione fedele e oggettiva di un brano di natura svincolato dalla figura umana.  Per la prima volta le umili “cose di natura” assurgono al ruolo di protagoniste della rappresentazione pittorica, dal momento che per il Merisi non esisteva distinzione tra “pittura alta” di storia e “inferior pittura”.

Se Caravaggio licenziò l’archetipo della natura morta italiana, il Maestro di Hartford – pittore attivo nella cerchia del Cavalier d’Arpino – si guadagnò un ruolo chiave per la diffusione della nuova iconografia, essendo il più antico specialista di natura morta attivo a Roma tra XVI e XVII secolo. Oltre ai due capolavori della Galleria Borghese, alla tela eponima del Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford e all’Allegoria della Primavera ultimata da Carlo Saraceni, saranno esposti altri quattro dipinti del misterioso pittore, alcuni mai presentati al pubblico, rinnovando questo appassionante giallo del mondo dell’arte. Il grande critico e storico Federico Zeri, infatti, in un articolo del 1976, assegnò un ristretto gruppo di tele alla prima attività del Merisi, al tempo del suo passaggio nella bottega del Cavalier d’Arpino. Una tesi affascinante, che però divise la critica: per tale motivo venne creata la personalità del “Maestro di Hartford”, indefinita ma distinta da quella del Caravaggio, come quella di un misterioso artista che operò forse al fianco del giovane Merisi nell’atelier del d’Arpino, sviluppando così la sua specializzazione nel campo della natura morta.

Per attestare come la lezione del Maestro di Hartford venne raccolta da vari naturamortisti, nella seconda sezione della mostra campeggeranno rare tele del “Maestro del vasetto” e del “Maestro delle mele rosa dei Monti Sibillini”.  La terza sezione sarà invece dedicata ai pittori che frequentarono l’Accademia istituita dal marchese Giovanni Battista Crescenzi nel suo Palazzo alla Rotonda, adiacente al Pantheon. Sulla scorta delle fonti antiche, saranno esposte tele di Pietro Paolo Bonzi detto Gobbo dei Carracci, del Maestro della natura morta Acquavella – che la critica è propensa ad identificare con Bartolomeo Cavarozzi – e dello stesso Crescenzi.

Maestro di Hartford è il nome fittizio attribuito ad un artista attivo a Roma all’inizio del XVII secolo e noto per le sue nature morte. Nel recente passato è stato identificato da alcuni con il giovane Caravaggio. Oggi è considerato uno dei primi, forse già alla fine del XVI secolo, ad ispirarsi al maestro lombardo.
Il nome attribuitogli deriva dal fatto che il suo dipinto più conosciuto (Natura morta di fiori e frutta) è conservato presso il Wadsworth Atheneum di Hartford (Connecticut).

Vedi anche:

Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017

Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017

Van Gogh Alive: a Roma la mostra multimediale

18 Ott

Van Gogh Alive: arriva a Roma la mostra multimediale dedicata al grande artista olandese.

Dal 25 ottobre 2016 arriva presso lo spazio del Palazzo degli Esami a Roma la grande mostra multimediale Van Gogh Alive – The Experience dedicata al grande pittore olandese che, con il suo stile unico e inconfondibile, ha gettato le basi dell’arte moderna.
Esplorate la vita e le opere di Vincent van Gogh nel periodo che va dal 1880 fino al 1890. Interpretate i pensieri e le emozioni nel suo vagare tra Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise, i luoghi dove creò molti dei suoi capolavori senza tempo. Osservate queste opere cogliendone tutti i dettagli, studiandone il colore e la tecnica. Fotografie e video, combinate alle opere di Van Gogh, vi mostreranno le sue fonti di ispirazione.
Sincronizzate con una potente colonna sonora, più di 3.000 immagini di grandi dimensioni creeranno un allestimento elettrizzante che riempirà schermi giganti, pareti, colonne dal soffitto fino al pavimento, immergendovi completamente nei colori vibranti e nei dettagli intensi che caratterizzano lo stile unico di Van Gogh.
La mostra utilizza la tecnologia SENSORY4™, un sistema unico che incorpora oltre 50 proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround in grado di creare uno dei più coinvolgenti ambienti multi-screen al mondo. Grandi immagini, nitide e cristalline, così reali da desiderare di toccarle con mano, illuminano schermi e superfici che esaltano l’originalità dello spazio espositivo e si accompagnano a delle musiche di Vivaldi, Ledbury, Tobin, Lalo, Barber, Schubert, Satie, Godard, Bach, Chabrier, Satie, Saint-Saëns, Godard, Handel.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Vedi anche:

Van Gogh Alive: arriva a Roma la mostra multimediale dedicata al grande artista olandese

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Star Wars. Play! in mostra a Roma

3 Ott

Star Wars. Play! in mostra a Roma al Complesso del Vittoriano dal 29 Ottobre 2016 al 29 Gennaio 2017.

Dopo il successo riscontrato a Treviso e a Jesolo, la mostra dedicata alla famosa saga sbarca a Roma, al Complesso del Vittoriano (Piazza Venezia) a partire dal 29 Ottobre 2016.

Si tratta dell’esposizione di parte della collezione privata di Fabrizio Modina, colui che definirei l’uomo italiano di Guerre Stellari, collezionista da tantissimi anni di tutto ciò che riguarda la famosa saga (quando Amazon e ebay ancora non esistevano ed accaparrarsi pezzi rari era una vera impresa).
Nel tempo è diventato uno dei maggiori collezionisti mondiali di toys fantascientifici, con oltre 6.000 pezzi che annoverano sezioni dedicate a Star Wars, ai Super Eroi Marvel e DC ed ai Super Robot nipponici.

Fonte: BeRoad

Programma in aggiornamento

Vedi anche:

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