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Caravaggio, il suonatore di liuto in mostra a Roma alla Galleria Borghese

23 Mar

Caravaggio, il suonatore di liuto in mostra a Roma alla Galleria Borghese dal 29 aprile al 26 luglio 2020.

Alla Galleria Borghese il 29 aprile apre una mostra dedicata al confronto tra le due versioni del Suonatore di liuto, quella eseguita per Benedetto e Vincenzo Giustiniani, proveniente dal Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e recentemente restaurata; quella commissionata da Francesco Maria Del Monte (già in Badminton House, Gloucestershire).

Per rendere più efficace tale confronto, inserendolo nello straordinario sviluppo stilistico di Caravaggio, i due Suonatori di liuto verranno esposti assieme ai sei capolavori della collezione Borghese, in un unico ambiente. Saranno riunite dunque ben otto opere che offrono l’eccezionale circostanza di attraversare tutta l’esistenza di Caravaggio, dalla prima opera certa presente in collezione, il Bacchino malato, fino all’ultima che aveva con sé prima di morire.

Questo percorso attraverso tutti i mutamenti stilistici, di tecnica e materia esecutiva, darà l’opportunità agli studi su Caravaggio di definire la datazione delle due versioni del Suonatore di liuto, e di affrontare il cruciale problema delle repliche da uno stesso soggetto, uno dei quesiti caravaggeschi maggiormente dibattuti. Caravaggio infatti si è misurato ripetutamente con questo tema iconografico, inducendovi variazioni che rivelano non solo la natura e le preferenze dei committenti ma anche, come le indagini diagnostiche sembrano confermare, aspetti della sua prassi esecutiva, del suo fare la pittura, mai uguale.

Il confronto renderà inoltre possibile sperimentare il metodo del Caravaggio Research Institute, un progetto internazionale fortemente voluto dalla Galleria Borghese e finalizzato alla creazione di una piattaforma digitale integrata in cui riversare e condividere a livello scientifico tutti i dati relativi all’opera di Caravaggio per il loro confronto.

La mostra avrà una seconda tappa al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo dal prossimo settembre.

Maggiori informazioni

Caravaggio, il suonatore di liuto in mostra a Roma alla Galleria Borghese dal 29 aprile al 26 luglio 2020

Caravaggio, il suonatore di liuto in mostra a Roma alla Galleria Borghese dal 29 aprile al 26 luglio 2020

Eretici indecenti: la Roma di Caravaggio, Giordano Bruno e Pasolini

5 Ott

Eretici indecenti: la Roma di Caravaggio, Giordano Bruno e Pasolini in una nuova visita guidata di Genti e Paesi, un insolito itinerario nel cuore della città alla ricerca delle tracce di tre scandalosi dissidenti.

Dall’abitazione di Caravaggio in Campo Marzio alla splendida fontana delle Tartaruga a Piazza Mattei, narreremo le vicende esistenziali e artistiche accomunate da una vocazione eretica votata alla ricerca tragica della verità.
La “vita violenta” dell’eretico ha come destino una morte annunciata per i suoi “scandalosi” pensieri che vedremo concretizzarsi per Caravaggio nei capolavori di Sant’Agostino e San Luigi dei Francesi, per Bruno e Pasolini nella lettura di brevi brani delle loro opere nei luoghi nei luoghi del loro passaggio.
A cura di Roberto Quarta

Per informazioni e prenotazioni:
Associazione Culturale Genti e Paesi
Tel. 06.85301758 – Email: info@gentiepaesi.it

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La casa di Alberto Sordi e lo spettacolo su Caravaggio

4 Apr

Uno spettacolo su Caravaggio nella villa di Alberto Sordi: dal 19 aprile 2018 Casa Sordi diventa teatro.

Uno spettacolo in cui si dà voce a chi non l’ha mai avuta, con ruoli che sembrano dipinti addosso, e con l’irrisolta questione se sia più artistica l’opera o sia più artista il suo creatore, è il lavoro che introdurrà il teatro per la prima volta il 19 aprile nell’accoglientissima sala per manifestazioni e per spettatori che Alberto Sordi aveva fatto costruire nella sua villa a piazzale Numa Pompilio, alle Terme di Caracalla. Sulla scena di Casa Sordi, ne “La fanciulla con la cesta di frutta”, prenderanno corpo e voci i modelli del dipinto di Caravaggio

Fonte: La Repubblica

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Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento in mostra a Roma alle Scuderie del Quirinale

13 Mar

Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano nelle collezioni reali di Spagna in mostra a Roma alle Scuderie del Quirinale dal 14 aprile al 30 luglio 2017.

Attraverso una straordinaria selezione di dipinti e sculture, la mostra Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano nelle Collezioni Reali di Spagna riflette gli strettissimi legami politici e le strategie culturali stabilite tra la corte spagnola e gli stati italiani nel corso del XVII secolo.

Ad arricchire le raccolte d’arte della dinastia asburgica contribuirono i frequenti doni diplomatici da parte dei governanti italiani, determinati a guadagnarsi il favore dei sovrani di Spagna che con i loro possedimenti – il Viceregno di Napoli e lo Stato di Milano – condizionarono dalla metà del Cinquecento l’evoluzione della complessa situazione politica italiana. È questo il caso di due tra i dipinti più spettacolari in mostra, Lot e le figlie di Guercino e La conversione di Saulo di Guido Reni, donati a Filippo IV dal principe Ludovisi allo scopo di garantire la protezione spagnola sul minuscolo Stato di Piombino.

Moltissime altre opere d’arte, tra le quali il magnifico Crocifisso del Bernini proveniente dal Monastero di San Lorenzo del Escorial, opera raramente accessibile al grande pubblico, vennero commissionate o acquistate da mandatari del re; altre ancora vennero ordinate o comprate, come nel caso della Salomè di Caravaggio, dai rappresentanti della monarchia spagnola in Italia (ambasciatori e viceré) inviati presso la corte pontificia o a Napoli, alla morte dei quali le opere andarono ad accrescere le collezioni reali.

L’interesse per la cultura italiana da parte dei sovrani spagnoli si riflette inoltre negli inviti a lavorare a corte rivolti a maestri quali il napoletano Luca Giordano, attivo in Spagna per un decennio. Ed è testimoniato infine dai viaggi in Italia di alcuni artisti spagnoli, come José de Ribera, che giunse a Roma nel 1606 e trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli. Di questo artista la mostra espone cinque capolavori tra cui il celebre Giacobbe e il gregge di Labano.

Il primo soggiorno di Velázquez in Italia, tra il 1629 e il 1630, si rivelò fondamentale per la sua pittura, come dimostra l’eccezionale Tunica di Giuseppe, tra i maggiori raggiungimenti della sua intera opera, mentre il suo trionfo come ritrattista presso la corte pontificia avvenne in occasione del suo secondo viaggio italiano tra il 1649-1650.

Nel 1819, per volere del re Ferdinando VII, venne creato il Museo Real – in seguito Museo del Prado – in cui furono raccolte opere provenienti per la maggior parte dalle Collezioni Reali. Quelle che non vennero trasferite nel museo rimasero presso le residenze a disposizione dei monarchi, i cosiddetti Reales Sitios. Nel 1865 la regina Isabella II rinunciò alla proprietà personale dei beni ereditati dai propri antenati e ne cedette la gestione allo Stato, ponendo le basi di quello che oggi è Patrimonio Nacional. E’ da questo straordinario fondo collezionistico, a tutt’oggi sottoposto alla tutela di Patrimonio Nacional, che i capolavori oggi presentati a Roma sono stati selezionati sulla base del loro eccezionale valore artistico e storico.

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Le mostre a Roma nella primavera 2017

3 Dic

Le mostre a Roma nella primavera 2017:

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Orari e aperture straordinarie di mostre e musei durante le festività natalizie 2016/2017

29 Nov

Gli orari e le aperture straordinarie di mostre e musei a Roma durante le festività natalizie dall’8 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017:

  • Antonio Ligabue
  • Edward Hopper
  • Star Wars. Play!
    Complesso del Vittoriano:
    Giovedì 8 dicembre 9.30 – 20.30
    Sabato 24 dicembre 9.30 – 15.30
    Domenica 25 dicembre 15.30 – 20.30
    Lunedì 26 dicembre 9.30 – 20.30
    Sabato 31 dicembre 9.30 – 15.30
    Domenica 1 gennaio 15.30 – 20.30
    Venerdì 6 gennaio 9.30 – 22.00
  • Le Avventure di Alice
    Guido Reni District
    8 dicembre chiusura alle 20.30 (ultimo ingresso ore 19)
    24 dicembre chiusura alle 17.30 (ultimo ingresso ore 16)
    25 dicembre apertura alle 15.00 – chiusura alle 20.30 (ultimo ingresso ore 19)
    31 dicembre chiusura alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18)
    1 gennaio apertura alle 11.00 – chiusura alle 20.30 (ultimo ingresso ore 19)
  • Rembrandt in Vaticano: Immagini fra cielo e terra
    Musei Vaticani
    Chiusi tutte le domeniche
    Chiusure straordinarie 8, 25, 26 dicembre
  • Caravaggio e il Maestro di Hartford: l’origine della natura morta in Italia
    Galleria Borghese
    Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
    La prenotazione è sempre obbligatoria
    Prima domenica di ogni mese: ingresso al museo e alla mostra gratuito per tutti (la prenotazione rimane obbligatoria)
  • L’Ara com’era: un racconto in realtà aumentata
    Museo dell’Ara Pacis
    dal 23 dicembre all’8 gennaio: tutte le sere dalle 19.30 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 23.00)
    Aperture straordinarie:
    domenica 30 e lunedì 31 ottobre
    mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre
    dalle 19.30 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 23.00)
  • Artemisia Gentileschi
    Palazzo Braschi
    24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
    Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
  • LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore
    Chiostro del Bramante
    Aperture straordinarie (la biglietteria chiude un’ora prima)
    8 dicembre 10.00 – 21.00
    24 dicembre 10.00 – 17.00
    25 dicembre 16.00 – 21.00
    26 dicembre 10.00 – 22.00
    31 dicembre 10.00 – 18.00
    1 gennaio 10.00 – 21.00
    6 gennaio 10.00 – 22.00
  • Musei Civici di Roma Capitale
    Giovedì 8 dicembre: aperti tutti con orario consueto e tariffazione ordinaria:
    – Musei Capitolini ore 9.30-19.30 (#18.30)
    – Centrale Montemartini ore 9.00-19.00 (#18.30)
    – Mercati di Traiano ore 9.30-19.30 (#18.30)
    – Museo dell’Ara Pacis ore 9.30-19.30 (#18.30)
    – Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale ore 10.00-18.30 (#18.00)
    – Museo di Roma in Palazzo Braschi 10.00-19.00 (#18.00)
    – Museo di Roma in Trastevere 10.00-20.00 (#19.00)
    – MACRO ore 10.30-19.30 (#18.30)
    – MACRO Testaccio ore 14.00-20.00 (#19.30)
    – Musei di Villa Torlonia ore 9.00-19.00 (#18.15)
    – Museo Civico di Zoologia ore 9.00-19.00 (#18.00)
    – Museo Napoleonico ore 10.00-18.00 (#17.30)
    – Museo di Scultura antica Giovanni Barracco ore 10.00-16.00 (#15.30)
    – Museo Pietro Canonica ore 10.00-16.00 (#15.30)
    – Museo Carlo Bilotti ore 10.00-16.00 (#15.30)
    – Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina ore 10.00-14.00 (#13.00)
    – Museo delle Mura ore 9.00-14.00 (#13.30)
    – Villa di Massenzio ore 10.00-16.00 (#15.30)
    – Museo di Casal de’ Pazzi ore 9.00-12.00 (#12.00)

PROGRAMMA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO,PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AI LINK INDICATI

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Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese

21 Ott

Caravaggio e il Maestro di Hartford: l’origine della natura morta in Italia alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017 .

L’esposizione prosegue l’opera di valorizzazione del patrimonio artistico, permettendo di analizzare le origini della natura morta italiana nel contesto romano della fine del XVI secolo, seguendo i successivi sviluppi della pittura caravaggesca dell’inizio del ‘600.  La mostra sarà curata da Anna Coliva, storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese e da Davide Dotti, critico d’arte che si occupa di barocco italiano e in particolare di paesaggismo e natura morta tra 600 e 700.

La rivoluzione iconografica e concettuale si deve a Caravaggio: intorno al 1597-98 dipinse a Roma la celeberrima Canestra, conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano e presente in mostra. L’opera sancisce la nascita del genere della natura morta, rappresentazione fedele e oggettiva di un brano di natura svincolato dalla figura umana.  Per la prima volta le umili “cose di natura” assurgono al ruolo di protagoniste della rappresentazione pittorica, dal momento che per il Merisi non esisteva distinzione tra “pittura alta” di storia e “inferior pittura”.

Se Caravaggio licenziò l’archetipo della natura morta italiana, il Maestro di Hartford – pittore attivo nella cerchia del Cavalier d’Arpino – si guadagnò un ruolo chiave per la diffusione della nuova iconografia, essendo il più antico specialista di natura morta attivo a Roma tra XVI e XVII secolo. Oltre ai due capolavori della Galleria Borghese, alla tela eponima del Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford e all’Allegoria della Primavera ultimata da Carlo Saraceni, saranno esposti altri quattro dipinti del misterioso pittore, alcuni mai presentati al pubblico, rinnovando questo appassionante giallo del mondo dell’arte. Il grande critico e storico Federico Zeri, infatti, in un articolo del 1976, assegnò un ristretto gruppo di tele alla prima attività del Merisi, al tempo del suo passaggio nella bottega del Cavalier d’Arpino. Una tesi affascinante, che però divise la critica: per tale motivo venne creata la personalità del “Maestro di Hartford”, indefinita ma distinta da quella del Caravaggio, come quella di un misterioso artista che operò forse al fianco del giovane Merisi nell’atelier del d’Arpino, sviluppando così la sua specializzazione nel campo della natura morta.

Per attestare come la lezione del Maestro di Hartford venne raccolta da vari naturamortisti, nella seconda sezione della mostra campeggeranno rare tele del “Maestro del vasetto” e del “Maestro delle mele rosa dei Monti Sibillini”.  La terza sezione sarà invece dedicata ai pittori che frequentarono l’Accademia istituita dal marchese Giovanni Battista Crescenzi nel suo Palazzo alla Rotonda, adiacente al Pantheon. Sulla scorta delle fonti antiche, saranno esposte tele di Pietro Paolo Bonzi detto Gobbo dei Carracci, del Maestro della natura morta Acquavella – che la critica è propensa ad identificare con Bartolomeo Cavarozzi – e dello stesso Crescenzi.

Maestro di Hartford è il nome fittizio attribuito ad un artista attivo a Roma all’inizio del XVII secolo e noto per le sue nature morte. Nel recente passato è stato identificato da alcuni con il giovane Caravaggio. Oggi è considerato uno dei primi, forse già alla fine del XVI secolo, ad ispirarsi al maestro lombardo.
Il nome attribuitogli deriva dal fatto che il suo dipinto più conosciuto (Natura morta di fiori e frutta) è conservato presso il Wadsworth Atheneum di Hartford (Connecticut).

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Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017

Caravaggio e il Maestro di Hartford in mostra alla Galleria Borghese dal 16 novembre 2016 al 19 febbraio 2017

Le mostre a Roma nell’autunno 2016

25 Lug

Le mostre a Roma nell’autunno 2016:

PROGRAMMA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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Caravaggio Experience: video istallazione al Palazzo delle Esposizioni

22 Mar

Caravaggio Experience: al Palazzo delle Esposizioni dal 24 marzo al 3 luglio 2016 un’imponente video installazione originale e inedita, che ripercorre l’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio utilizzando un approccio contemporaneo all’opera d’arte. L’uso di un sofisticato sistema di multi-proiezione a grandissime dimensioni, combinato con musiche originali e fragranze olfattive, porta il visitatore a vivere un’esperienza unica sul piano sensoriale, attraverso una vera e propria immersione nell’arte del maestro del Seicento.

L’obiettivo consiste nel dare la possibilità di osservare e conoscere in profondità l’opera di Caravaggio, attraverso un flusso di emozioni frutto di un puro godimento sensoriale, contribuendo in tal senso ad avvicinare il pubblico, più e meno esperto, ai suoi lavori in modo assolutamente nuovo.

Caravaggio Experience è una coproduzione Azienda Speciale Palexpo e Medialart, in collaborazione con Roma&Roma srl, realizzata dai video artisti di The Fake Factory , con la consulenza scientifica di Claudio Strinati. Usa il sistema di multiproiezione Infinity Dimensions Technology®. Le musiche originali sono di Stefano Saletti. Le essenze sono ideate e offerte da Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella, con Canon in qualità di digital imaging partner ed il sostegno di Invest Banca S.p.A.

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Caravaggio nel fumetto di Milo Manara

21 Nov

Curiosità artistiche: Milo Manara ha realizzato un fumetto intitolato Caravaggio, la Tavolozza e la Spada, sulla vita di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

CARAVAGGIO LA TAVOLOZZA E LA SPADA: questo il titolo dell’opera a fumetti che, dopo anni di lavoro, il maestro Milo Manara dedica a Michelangelo Merisi. Vi sono narrate la vita del geniale pittore italiano, dal suo arrivo a Roma alla fine del ‘500 fino alla rocambolesca fuga dalla capitale: le straordinarie tavole di Manara ne raccontano l’arte e le opere, ma anche le donne, la passione e gli eccessi. Una grandiosa biografia del Caravaggio, rivolta sia agli appassionati del fumetto d’autore che ai cultori della storia dell’arte. L’opera inedita, pubblicata da Panini Comics nella collana “Panini 9L”, è articolata in due volumi.

“La storia del Caravaggio è raccontata da Milo Manara con grande rispetto della testimonianza delle fonti e della verità sostanziale di quella vicenda”, spiega nell’introduzione lo storico dell’arte Claudio Strinati. “Non è, infatti, una storia romanzata. Eppure Manara vi ha impresso il segno della sua creatività in modo netto e personalissimo. Il suo Caravaggio, pur riflettendo perfettamente quello storico, è, per l’appunto, suo, uno dei più bei personaggi creati dalla sua fantasia”.

“Siamo orgogliosi di essere l’editore di questa opera straordinaria, ma soprattutto di aver avuto l’onore di assistere alla sua genesi e di seguirne la creazione”, ha commentato Sara Mattioli, publishing manager di Panini Comics Italia. “Ogni volta che Milo spediva una nuova tavola, si ricreava in ufficio una scena caravaggesca di redattori in adorazione, un capannello di teste attorno allo schermo e un coro di voci in ammirazione. Siamo sicuri che anche il pubblico, pagina dopo pagina, proverà la nostra stessa meraviglia”.

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