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Arthemisia lascia le mostre al Complesso del Vittoriano e ne prepara una prossima sugli Impressionisti per l’ottobre 2019

9 Mag

Arthemisia lascia le mostre al Complesso del Vittoriano e ne prepara una prossima sugli Impressionisti per l’ottobre 2019. Lo comunicano sul loro sito:

Cari amici di Arthemisia,
lo scorso 5 maggio si è conclusa la nostra avventura al Vittoriano.
Sono stati tre anni di grandi successi, abbiamo portato a Roma i capolavori di Monet, Hopper, Mucha, Boldini, Warhol, Pollock e tanti altri e abbiamo accolto oltre due milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

Il Vittoriano con noi è diventato il luogo di riferimento per le grandi mostre d’arte nella Capitale, quello in assoluto più visitato, citato spesso sulla stampa nazionale e internazionale come esempio di buona gestione pubblico-privata e per l’alta qualità delle sue esposizioni, sempre supportate da una grande attenzione per gli aspetti didattici e sociali.

Abbiamo anche dato lavoro a centinaia di persone, portando un indotto economico importante alla città e – cosa di cui andiamo fieri – abbiamo sostenuto in maniera significativa le attività dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

Sono insomma molto orgogliosa del lavoro che è stato fatto sin qui a Roma, città complessa in cui non era scontato riuscire in un’impresa come la nostra. Lavorando con serietà e passione, abbiamo ottenuto grandi risultati.

Forti dell’affetto con cui ci seguite da sempre abbiamo deciso, non solo di continuare a portare le grandi mostre a Roma ma, di farlo ancora più in grande.

Manca ancora qualche giorno all’annuncio ufficiale del nostro prossimo progetto romano ma, per rispondere alle tantissime richieste che ci avete fatto sulle mostre, vogliamo intanto darvi qualche indizio: il 5 ottobre 2019 inaugureremo la più importante mostra mai vista a Roma sulla storia dell’Impressionismo, in una sede che si può definire senza esagerare stre-pi-to-sa.

Le grandi mostre di Arthemisia continuano e la nostra offerta migliora ancora.
Vi lasciamo solo per pochi mesi, il tempo di prepararci per accogliervi e farvi una bellissima sorpresa.

Noi per ora vi salutiamo, ringraziandovi uno ad uno per seguirci sempre in così tanti.
Tra pochi giorni vi sveleremo i dettagli della nostra prossima avventura e apriremo le prenotazioni.
27 maggio apertura delle prenotazioni.
A presto, vi aspettiamo tutti a Roma dal 6 ottobre con Gli Impressionisti!

 

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11 Feb

Le mostre a Roma nell’autunno 2019:

PROGRAMMA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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Impressionisti Francesi: mostra immersiva a Roma al Palazzo degli Esami

24 Lug

Impressionisti Francesi da Monet a Cézanne in una mostra immersiva a Roma al Palazzo degli Esami dal 5 ottobre 2018.

Nel cuore di Trastevere, le suggestive sale del Palazzo degli Esami ospitano, dal 5 ottobre 2018, la mostra che celebra i più famosi pittori impressionisti francesi e uno dei più affascinanti periodi nella storia dell’arte moderna.

Per la prima volta in Italia, attesissima apertura a Roma della grande mostra internazionale Impressionisti Francesi – da Monet a Cézanne che rende omaggio ai grandi artisti ritenuti i precursori di un nuovo modo di osservare il mondo e la natura circostante, di esprimere l’immediatezza e la fluidità attraverso il contrasto di luci e ombre e i colori vividi in ambito pittorico.

Il percorso espositivo, studiato appositamente per le sale del Palazzo degli Esami, condurrà il pubblico indietro nel tempo, nella Parigi del XIX secolo: un cuore bohémien, pulsante di creatività e innovazione, che si apprestava a cambiare una volta per tutte il volto dell’arte europea.

Tanto gli adulti quanto i bambini riescono ad immergersi in questo movimento artistico affascinante e influente. Qui, opere mozzafiato vengono proiettate con vividezza e accuratezza su scala immensa, per riportare, con dimensioni maggiori del reale, le audaci pennellate di Monet, Degas, Pissarro, Cézanne e molti altri.

La visita della mostra consente di addentrarsi in un ambiente illuminato esclusivamente dalle immagini delle opere dei grandi maestri, così nitide e reali da coinvolgere emotivamente il visitatore e farlo sentire totalmente inserito nel contesto delle opere (effetto immersivo). Il perfetto connubio tra le proiezioni e lo scenario offerto dal Magnifico Palazzo degli Esami riaperto al pubblico dopo alcuni decenni, offre alla grande multimedialità della mostra una scenografia incredibilmente suggestiva e senza tempo. Migliaia di immagini raffiguranti i capolavori degli Impressionisti francesi vengono proiettate a pieno schermo grazie alla tecnologia SENSORY4™: proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround contribuiscono a creare uno dei più coinvolgenti ambienti multi-screen al mondo. Il modo in cui gli Impressionisti francesi rappresentarono modernità e movimento, luce e ombra, continua a venir ammirato ed emulato da generazioni di artisti.

A due secoli di distanza, la tecnologia di Grande Exhibitions SENSORY4™ dà vita al loro lavoro attraverso l’uso incredibile di luci ed ombre in un modo completamente nuovo che gli artisti stessi non avevano potuto neppure immaginare. Concedete ai vostri sensi di godere della vista e dei suoni della Parigi del XIX secolo attraverso gli occhi dei pittori che l’hanno resa immortale.

A rendere ancor più suggestiva l’atmosfera generale è la vibrante colonna sonora, con le musiche di Debussy, Čajkovskij, Ravel, Offenbach. Sarà un’occasione per scuole e studenti di vivere la grande arte in modo nuovo grazie anche ai laboratori didattici predisposti per i diversi livelli di istruzione.

 

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Aneddoti sui maggiori pittori impressionisti

4 Set

Curiosità artistiche: alcuni aneddoti sui maggiori esponenti dell’Impressionismo.

Édouard Manet

  • Manet contrasse la sifilide, che ne segnò il destino, ma fu anche tormentato da penose forme reumatiche non curate, contratte a quarant’anni (o, secondo alcuni, addirittura in gioventù, quando era imbarcato sulla nave). Negli ultimi anni di vita la malattia gli causò forti dolori e una parziale paralisi.
    Il 6 aprile 1883, dopo un’estenuante periodo di indecisione, gli venne amputato il piede sinistro, ma l’operazione non servì a risparmiarlo dalla morte a soli 51 anni, che sopraggiunse quasi un mese dopo, al termine di una interminabile agonia sfociata nel coma.
    Nonostante l’amico dottor Gachet gli avesse sconsigliato di farlo, Manet si fece amputare la gamba in casa, sul grande tavolo del salotto, dopo esser stato cloroformizzato. I medici, andandosene, lasciarono l’arto amputato dietro il paravento del caminetto; Leon Koella, volendo accendere il fuoco, lo trovò.
  • Nonostante la reciproca complicità, era celebre l’antipatia personale che Manet provava per Cézanne, il quale, a sua volta, lo ricambiava con altrettanta scortesia. È divenuta celebre la frase con cui quest’ultimo una volta lo salutò: “Non le stringo la mano, monsieur Manet, perché è una settimana che non la lavo”.
  • Manet ebbe fama di donnaiolo, e tra le sue conquiste va annoverata Marie-Pauline Laurent (che fu poi musa di Stéphane Mallarmé). La stessa Berthe Morisot si era invano innamorata di lui, al punto tale di sposarne il fratello (Eugéne Manet, pittore anche lui) pur di stargli vicino, e dando luogo a furibonde scene di gelosia, in particolar modo quando Manet prese come allieva l’avvenente Eva Gonzalez. Arrivò addirittura al punto, nel 1877, di sedurre la giovane moglie di un suo allievo e carissimo amico, Jules Armand Hanriot che, per il dolore, sparì dalla scena artistica e da Parigi. Molte biografie riportano la sua morte nella stessa data, a 24 anni, anche se Henriot sarebbe morto solo nel 1921. Altri sostengono che sia stato Hanriot a sedurre madame Manet, e la furia di Edouard lo avrebbe costretto alla “fuga”.
  • Pur se legato a Monet da reciproca amicizia, provava inizialmente molto disturbo per la sua quasi omonimia che fu motivo di equivoci per il pubblico.

Berthe Morisot

  • Nel 1874 Berthe sposò il fratello di Manet, Eugène, pittore anche lui, dal quale, nel 1879, all’età di 38 anni, ebbe una figlia, Julie. Continuò a partecipare a tutte le mostre impressioniste, salvo l’anno della maternità, e fu la sola donna a farlo. Berthe, inoltre, finanziò con il marito l’ultima edizione, quella del 1886, in cui prese anche parte attiva alla selezione degli artisti. Alla fine del 1892 Berthe rimase vedova; eppure, dopo qualche mese, riuscì ad allestire la sua prima mostra personale alla galleria “Boussod et Valadon”.
    Nel febbraio del 1895 Berthe si ammalò. Inizialmente non era in condizioni gravi, ma il sopravvenire di una polmonite fece precipitare gli eventi. Ebbe il tempo di affidare sua figlia Julie a Mallarmé e a regalare gran parte dei suoi lavori agli amici più cari. Il 2 marzo la pittrice morì. Fu sepolta nella tomba della famiglia Manet, nel cimitero di Passy. La sua lapide porta solo la scritta: “Berthe Morisot, vedova di Eugène Manet”. Non un accenno alla sua carriera di artista; del resto, anche il suo certificato di morte reca la dicitura “senza professione”.

Edgar Degas

  • A Degas è stato intitolato il cratere Degas, sulla superficie di Mercurio.
  • Uno dei tutù maggiormente usati dalle ballerine è denominato “Degas”, proprio grazie alla fama che il pittore ebbe dipingendo i grandi quadri appartenenti alla serie delle ballerine.

Paul Cézanne

  • Una delle cinque versioni della sua opera denominata “Giocatori di carte” deteneva il record per la somma più alta mai pagata per un’opera d’arte pari a 250 milioni di dollari spesi dalla famiglia reale del Qatar. Il primato è stato battuto a Febbraio 2015 quando l’opera Nafea Faa Ipoipo di Paul Gauguin è stata venduta per 300 millioni di dollari.

Fonte: Wikipedia

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Impressionisti e moderni e Impressionisti tête à tête: due le mostre sull’Impressionismo a Roma nell’autunno 2015

25 Giu

Impressionisti e moderni e Impressionisti tête à tête: sono due le mostre sull’Impressionismo a Roma nell’autunno 2015, al Palazzo delle Esposizioni e al Complesso del Vittoriano.

Al Palazzo delle Esposizioni, Impressionisti e moderni presenterà 62 dipinti della Phillips Collection di Washington: con El Greco, Ingres, Delacroix, Goya, Courbet, Daumier, Manet, Cézanne, Degas, Van Gogh, Monet e Sisley, Bonnard, Braque, Gris, Kandinskij, Kokoschka, Matisse, Modigliani, Picasso, Soutine, Vuillard, Arthur Dove, Georgia O´Keeffe, De Staël, Diebenkorn, Gottlieb, Guston e Rothko, dal 16 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016.

Al Complesso del Vittoriano, Impressionisti tête à tête prevede oltre 60 opere dal Musée d’Orsay: con Edouard Manet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Gustave Caillebotte, Berthe Morisot, Mary Cassat, Georges Seurat, Armand Guillaumin, Marie Bracquemond, Eva Gonzales, dal 15 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016.
Oltre sessanta i capolavori, tra cui spiccano il Balcone di Manet, la Lezione di danza di Degas, l’Autoritratto di Van Gogh, la Lettrice e Ragazze al pianoforte di Renoir e Donne di Tahiti di Gauguin.

MAGGIORI INFORMAZIONI:

  • Dal Musèe d’Orsay. Impressionisti tête à tête Complesso del Vittoriano Edouard Manet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Gustave Caillebotte, Berthe Morisot, Mary Cassat, Georges Seurat dal 15 ottobre 2015 al 21 febbraio 2016
  • Impressionisti e moderni. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington Palazzo delle Esposizioni: in mostra El Greco, Ingres, Delacroix, Goya, Courbet, Daumier, Manet, Cézanne, Degas, Van Gogh, Monet e Sisley, Bonnard, Braque, Gris, Kandinskij, Kokoschka, Matisse, Modigliani, Picasso, Soutine, Vuillard, Arthur Dove, Georgia O´Keeffe, De Staël, Diebenkorn, Gottlieb, Guston e Rothko dal 16 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016.

Vedi anche:

Le mostre a Roma nell’autunno 2015

23 Gen

Le mostre in programma a Roma per l’autunno 2015:

PROGRAMMA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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