Una curiosità che forse non tutti conoscono. Il 21 gennaio 1564 la Congregazione del Concilio di Trento dispose la copertura di ogni oscenità nel Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina, compito che venne affidato a Daniele da Volterra che per l’occasione si guadagnò il soprannome di “Braghettone“. Il suo intervento, che prese il via poco dopo la morte di Michelangelo nel 1565, fu massimamente discreto, quale grande ammiratore dell’arte del suo maestro, limitandosi rivestire con panni svolazzanti le nudità di alcune figure, con la tecnica della tempera a secco. Unica eccezione fu la coppia di San Biagio e Santa Caterina d’Alessandria, oggetto delle critiche più scandalizzate poiché rappresentati in una posizione che poteva ricordare la copula. Egli rimosse a colpi di scalpello e ridipinse anche la maggior parte di Santa Caterina e l’intera figura di San Biagio dietro di lei, poiché nell’originale quest’ultimo sembrava guardare alla schiena nuda della donna. Non suoi, invece, i perizomi ed i panneggi nella metà inferiore dell’affresco.
Fonte: Wikipedia
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Gli ebrei volevano uccidere Gesù, ma non potevano, Pilato poteva condannarlo a morte, ma non voleva, Erode tratto Gesù come fosse il protagonista di un carnevale ebraico (Purim), i soldati romani come se fosse il protagonista di un carnevale romano (saturnali), la scelta tra i due prigionieri famosi riecheggia vecchi riti mediorientali di feste primaverili in cui un dio muore e l’altro vive. Barabba più che un nome proprio, che probabilmente era Gesù, potrebbe essere un titolo relativo ad una funzione ed in ogni caso coincideva con l’imputazione relativa a Gesù: essersi proclamato Figlio del Padre. Per questo Michelangelo quando dipinse il Giudizio Universale per Gesù giudice riprese la figura di Aman (protagonista del carnevale ebraico) dipinta precedentemente nella volta della Cappella Sistina? Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.