Archivio | luglio, 2014

Animazione culturale e spettacoli dal vivo gratuiti in programma nei Musei Civici e alcuni Spazi Culturali di Roma nel periodo estivo e autunnale 2014

25 Lug

Animazione culturale e spettacoli dal vivo gratuiti in programma nei Musei Civici e alcuni Spazi Culturali di Roma nel periodo estivo e autunnale 2014. È quanto si evince da un avviso pubblico: il Comune di Roma e Zetema stanno selezionando progetti con un bando pubblicato sul sito di Zetema.

Non è stato reso noto il nome della manifestazione in progetto, ma dalle richieste nel bando si può dedurre che:

  • L’ingresso agli eventi programmati nell’ambito della manifestazione sarà gratuito.
  • Gli spettacoli saranno di musica, teatro-reading, danza.
  • Le iniziative proposte saranno essere realizzate all’interno di uno dei Musei Civici e Spazi Culturali: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Museo di Roma in Trastevere, Museo Canonica, Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile), MACRO, MACRO Testaccio, Museo delle Mura, Museo Carlo Bilotti, Museo Barracco, Museo Civico di Zoologia, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Centro Culturale Elsa Morante, Centro Culturale Aldo Fabrizi, Centro Culturale Gabriella Ferri, Casina di Raffaello e Technotown.

QUI l’avviso pubblico

SPECIALE EVENTI A ROMA

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Cinecittà World: a Castel Romano il nuovo parco giochi ispirato agli storici Studi di Cinecittà

25 Lug

Cinecittà World è una nuova ed emozionante esperienza, ispirata agli storici Studi di Cinecittà, un parco a tema davvero unico.

Cinecittà World è situato a Roma, nei pressi di Castel Romano, dove si collocano gli ex Studi Cinematografici di Dino de Laurentiis, a pochi chilometri dal centro storico ed equidistante da entrambi gli aeroporti della città – Leonardo da Vinci e Ciampino. Cinecittà World vanta 20 attrazioni adatte a tutta la famiglia: emozionanti, innovative, adrenaliniche e ricche di effetti speciali.

Cinecittà World è molto di più di parco tematico. È la strada per arrivare al cuore dell’illusione cinematografica. Attraverso spettacoli d’animazione e attrazioni emozionanti, il visitatore sarà trasportato in un mondo immaginario; percorrendo uno degli otto set cinematografici disegnati dallo scenografo – tre volte premio Oscar® – Dante Ferretti, si sentirà una vera stella del cinema. Per completare questa esperienza Cinecittà World dispone di quattro eccellenti ristoranti e tanti altri punti di ristoro, ciascuno con una propria ed esclusiva tematica e un arredamento dedicato, dove saranno serviti piatti tipici della cultura Romana ed Italiana

Il visitatore potrà inoltre rilassarsi in una delle aree verdi del parco (dai bellissimi alberi secolari Romani ai più originali progetti di ecosistemi moderni) mentre il resto della famiglia e degli amici potrà godere delle tante attrazioni del parco. “Nel corso degli ultimi anni di preparazione di questa stimolante e fantastica esperienza di Cinecittà World, abbiamo posto molta attenzione non solo alla qualità superiore delle attrazioni e dei set, ristoranti e intrattenimento, ma anche ai più piccoli dettagli, per garantire un’esperienza unica e completa, che stimolerà tutti i sensi – un parco dove non si può fare a meno di sentirsi una star!” Emmanuel Gout, Chairman Cinecittà World.

I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria in mostra a Villa Medici

24 Lug

Il lato oscuro e volgare della Roma barocca, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione, in mostra nell’autunno 2014 all’Accademia di Francia a Villa Medici.

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dal 7 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 nelle Grandes Galeries la mostra I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria, curata da Francesca Cappelletti, professore di storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Ferrara, e Annick Lemoine, responsabile del dipartimento di Storia dell’arte dell’Accademia di Francia a Roma e professore all’Università di Rennes 2. L’esposizione è ideata e organizzata nell’ambito di una collaborazione tra l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, dove verrà presentata dal 24 febbraio al 24 maggio 2015.

I Bassifondi del barocco svela il lato oscuro e volgare della Roma barocca, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione. Una Roma “alla rovescia”, abitata dai vizi, dalla miseria e da eccessi di ogni tipo, che è all’origine di una stupefacente produzione di opere, ricca di paradossi e invenzioni. L’esposizione mostra per la prima volta questo aspetto trascurato della creazione artistica romana, da Caravaggio a Claude Lorrain, mostrando il volto nascosto della capitale del papato, fastosa e virtuosa, e degli artisti che lì vissero.

Roma nel Seicento era il centro culturale più vivo e all’avanguardia d’Europa e attirava artisti da tutti i paesi. Italiani, francesi, olandesi, fiamminghi, spagnoli che vissero e fecero carriera nella capitale delle arti. A contatto con questa “splendida e misera città”, sovvertirono i codici espressivi e i canoni di bellezza, confrontandosi con l’universo dei bassifondi, la vita notturna e i suoi pericoli, il Carnevale e le sue licenze.

La mostra presenta più di cinquanta opere, realizzate a Roma nella prima metà del XVII secolo da artisti provenienti da tutta l’Europa, tra cui Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Jan Miel, Sébastien Bourdon, Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer. Il pubblico potrà scoprire nelle Grandes Galeries i dipinti dei più grandi pittori Caravaggeschi, dei principali paesaggisti italianizzanti e dei Bamboccianti, araldi della rappresentazione della vita comune di Roma e della campagna circostante. Quadri, disegni, stampe provenienti dai più importanti musei europei, ma anche opere che fanno parte di collezioni private, raramente esposte in pubblico.

Orari d’apertura della mostra: damartedì a domenica (chiuso il lunedì)11.00-19.00 (ultimo ingresso alle 18.30)

Biglietto comprensivo di visita guidata ai giardini e a Villa Medici e ingresso alla mostra: 12 euro (intero) | 6 euro (ridotto)

MAGGIORI INFORMAZIONI

Vedi anche: Le mostre previste a Roma per l’autunno 2014

Bartolomeo Manfredi, Riunione di bevitori, c. 1619-1620

Bartolomeo Manfredi, Riunione di bevitori, c. 1619-1620

Secessione e Avanguardia. 1905-1915 L’arte in Italia prima della Grande Guerra in mostra alla GNAM

24 Lug

Secessione e Avanguardia. 1905-1915 L’arte in Italia prima della Grande Guerra in mostra alla GNAM: la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma commemora il centenario della Grande Guerra con una grande mostra a partire dall’autunno 2014.

La Galleria sta preparando per l’autunno una grande mostra sul periodo che ha preceduto la Prima guerra mondiale: un periodo breve, ideologicamente segnato da contrasti politici e sociali, durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e di avanguardia.
La mostra è a cura di Stefania Frezzotti.

L’esposizione comprende circa 150 opere di 70 artisti fra dipinti, sculture, disegni ed opere d’arte applicata e indaga quel complesso clima artistico, letterario e politico immediatamente precedente la prima Guerra mondiale.

La mostra approfondisce un momento di particolare fervore innovativo nella cultura artistica e letteraria italiana immediatamente precedente la prima guerra mondiale. Un periodo breve, ideologicamente segnato da contrasti politici e sociali, durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e di avanguardia.
Mentre l’Ottocento, il ‘secolo lungo’, moriva, e con esso la mitologia positiva della belle époque, una generazione di giovani artisti si poneva in aperto conflitto con il consolidato sistema ufficiali e delle esposizioni, contestando i criteri conservatori e selettivi che regolavano la partecipazione, rivendicando autonomia di ricerca e libertà di espressione.
Come era già avvenuto a Berlino, Monaco e Vienna e in altri centri europei, gruppi di artisti italiani giovani e meno giovani sceglievano di associarsi nel comune segno della Secessione, sia interpretata, alla lettera, come separatismo, divisione netta, sia come manifestazione che raccoglieva le forze più innovative intorno a concetti modernisti, ma in cui non tardarono a penetrare elementi di avanguardia.
La mostra prende l’avvio dal 1905, anno in cui Severini e Boccioni organizzarono nel Ridotto del Teatro Nazionale di Roma una Mostra dei Rifiutati che costituì un primo germe di opposizione.
Le esigenze di rinnovamento e di apertura internazionale si polarizzano fra il 1908 e il 1914 a Venezia e a Roma, nelle manifestazioni di Ca’ Pesaro e della Secessione Romana, mentre la dirompente novità dei Futuristi, trova una nuova sede espositiva, sempre a Roma, nella Galleria Sprovieri.
Ca’ Pesaro e Secessione Romana rappresentano quindi i poli di un’avanguardia ‘moderata’, contrapposta, non senza contraddizioni, all’avanguardia radicale del Futurismo, che intende incidere in maniera rivoluzionaria sul linguaggio artistico e sulla realtà sociale e politica.
La mostra si chiude quindi sulla tabula rasa che il conflitto mondiale attua nei confronti di ogni aspirazione avanguardista, inglobandone lo slancio vitale. All’entusiastico interventismo futurista, alla nuova, modernissima iconografia della guerra, si contrappone la poetica del silenzio e dell’assenza, presagio del dramma imminente, del primo De Chirico.

Date, programma e prezzi in aggiornamento

MAGGIORI INFORMAZIONI

Vedi anche: Le mostre previste a Roma per l’autunno 2014

Umberto Boccioni, Idolo moderno, 1911

Umberto Boccioni, Idolo moderno, 1911

Steamfest Roma 2014: il 13 e 14 settembre Steampunk Fest alla Città dell’Altra Economia

22 Lug

Il festival Steampunk della Capitale il 13 e 14 settembre 2014 a Eutropia.
Lo Steamfest è il primo festival interamente dedicato alla corrente Steampunk che si svolge a Roma.
Lo steampunk è letteratura, è arte, è cultura. Lo steampunk è un mondo nuovo, una favola, un sogno.
Lo steampunk è una visione, una porzione di passato che si tuffa nel futuro.

L’idea di creare un ambiente dove per tre giorni si potesse respirare e vivere nella ambientazione che milioni di persone amano, è nata proprio dalla necessità da parte di un gruppo di appassionati di dare a chi, come loro, desiderava un evento come questo, l’opportunità di viverlo.

Sono molte le realtà Steampunk in Italia, prime tra tutti ci sono il gruppo degli Esuli Alcabhiti, testimonial di questo festival, e la prima associazione del nostro paese, Steampunk Italia.
Purtroppo queste realtà, che sono semplicemente le maggiori ma non le uniche, non hanno mai durante il corso dell’anno l’opportunità di vivere insieme per qualche giorno, sotto la stessa passione comune.

Per questo nasce lo Steamfest, per una necessità, che accompagnata alla volontà, è diventato qualcosa di concreto. Un evento di due giorni dove si esibiranno tantissimi artisti, dove avverranno contest, dove sarà possibile sfilare e mostrare il proprio modo di concepire e vivere lo Steampunk.

PROGRAMMA

Sabato 13 Settembre
15.00 Apertura cancelli
16.00 SALA CONFERENZE Storia dello Steampunk: Lo Steampunk,e le sue origini
17.00 SALA CONFERENZE Animazione steampunk: la sfida italiana di Rusty Red.
17.00 AREA ESTERNA Artingegno – Esibizione e Dimostrazione pratica di un’armatura Steampunk
18.00 SALA CONFERENZE Conferenza spettacolo per la presentazione del Box “Il Mentalista” di Max Vellucci
18.00 AREA ESTERNA Esibizione di Bartitsu, l’arte marziale vittoriana di Sherlock Holmes
19.00 AREA ESTERNA Sfilata di Moda Steampunk
19.30 SALA CONFERENZE Steampunk in action: dall’estetica alla reale funzionalità
21.30 PALCO GRANDE Max Vellucci presenta Sweety J
22.00 PALCO GRANDE Sick n’ Beautiful
23.00 PALCO GRANDE Max Vellucci presenta Sweety J
23.30 PALCO GRANDE Poison Garden
00.30 PALCO GRANDE Dance Hall con DJ NoS
02.30 Chiusura

Domenica 14 Settembre
15.00 Apertura cancelli
16.00 SALA CONFERENZE Workshop: Realizzazione di un paio di Ghette Steampunk/vittoriane di MuaMè Couture
17.00 AREA ESTERNA Tengri Tribe – American Tribal Dance
17.00 SALA CONFERENZE “The Craftman” incontro con Marcello Baretta, regista del cortometraggio
17.30 PALCO GRANDE Contest Outfit e Cosplay Steampunk “Vinci Londra”
18.00 AREA ESTERNA Esibizione di Bartitsu, l’arte marziale vittoriana di Sherlock Holmes
18.00 SALA CONFERENZE L Come Alice – Il teatro incontra lo steampunk
19.00 SALA CONFERENZE 011 – un progetto multi-narrativo
19.00 AREA ESTERNA Performance Teatrale: L come Alice
19.30 SALA CONFERENZE Progetto STEAM Come nasce l’idea, Steampunk per neofili, Storie e Racconti
21.00 PALCO GRANDE Tengri Tribe – American Tribal Dance
21.30 PALCO GRANDE Max Vellucci, premiazione del Contest di Outfit e Cosplay
22.00 PALCO GRANDE Il Muro del Canto
24.00 Chiusura Evento

Mostre Permanenti
Alessandro Spagnuolo – Vittoriani: Luci e Ombre PITTURA
Agnese Fraioli – Feed My Pet & Alcabhiti DISEGNO
Andrea Falaschi – La piccola Bottega degli Orrori ARTE MISTA
Eleonora Del Vecchio – PsichoAlcabh DISEGNO
Emi Bigstar – Steamprecious, il Circo del Vapore DISEGNO
Francesco De Quattro – Fotografia Anticata FOTOGRAFIA
Irene Agnoletti – Dusty Nest – SCULTURA
Land of Immortals – Steam Dolls: Gears and Joints BAMBOLE

Area Bambini a cura di “Pepita e le Pepite Saporite”
Area Ludoteca
Area Book-Crossing
Area Mercato
Area Ristoro

INGRESSO LIBERO


Sono stati ingaggiati per le due giornate del festival due gruppi emergenti del panorama Steam e musicale in generale: i Sick N’ Beautiful e i Poison Garden.

Cos’è lo Steampunk?
Ad oggi sono talmente tante le persone che apprezzano e seguono la cultura Steampunk, per non parlare dei livelli artistici raggiunti in ogni campo, dalla scultura al cinema, che è pensiero comune sia una corrente, questa, nata da tantissimi anni e che abbia alle spalle una tradizione immensa. La realtà è un’altra. La prima volta che il termine Steampunk venne utilizzato fu nel 1987, quando lo scrittore K.W. Jeter lo scrisse nell’introduzione di Morlock Night, seguito del celeberrimo La macchina del tempo di H.G. Wells.
Ma cosa indica effettivamente il termine Steampunk? Il vapore indicato dalla prima parola è immediato e sta ad indicare tutti quei macchinari che si muovono e funzionano solo ed esclusivamente con la forza motrice del carbone. In questo modo è ancora più immaginabile, grazie alla parole, l’ambiente che si crea intorno a questa corrente. Infatti lo Steampunk prevede un ambientazione prettamente ottocentesca e preferibilmente vittoriana, cosa può esprimere meglio tale concetto delle fabbriche di Londra che lavorano a regime?
No, non ci siamo scordati della seconda parte della parola Steampunk. Qui la faccenda, comunque, si fa intrigata. Nell’effettivo non esiste un termine unico ed inequivocabile per tradurre la parola Punk, sempre molto cara agli inglesi. Può significare ‘persona violenta’, ‘individuo senza regole’, ‘teppista’, ‘aspirante musicista’ e così via, ma c’è un suo significato che rientra meglio in quello che è l’immaginario fantastorico di questo filone: grezzo, ferruginoso, di scarsa qualità. Vecchi ingranaggi che aiutano il movimento di un oggetto, il riutilizzo del ferro e cose del genere sono alla base dell’estetica Steampunk, perché di estetica si tratta.
Tutto ciò che riguarda questa corrente è basato solo ed unicamente su ciò che è visibile e apprezzabile. Anche nella letteratura, se non ci fossero descrizioni sull’ambiente circostante che comprenda strani macchinari, persone vestite in un determinato modo e l’utilizzo di precisi oggetti, non sarebbe definibile come Steampunk.

Palalottomatica: i concerti in programma nell’autunno 2014

18 Lug

Fabi, Gazzè, Silvestri, Emma, Biagio Antonacci, Subsonica e molti altri ancora: i concerti e gli eventi in programma al Palalottomatica di Roma nell’autunno 2014.

PROGRAMMA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Beatificazione di monsignor Álvaro del Portillo: gli eventi previsti a Roma

17 Lug

Il programma della beatificazione di monsignor Álvaro del Portillo comprende atti celebrativi a Madrid e a Roma.
Álvaro del Portillo y Diez de Sollano (Madrid, 11 marzo 1914 – Roma, 23 marzo 1994) è stato un vescovo cattolico e ingegnere spagnolo. Fu il più stretto collaboratore e il primo successore di Josemaría Escrivá de Balaguer alla guida dell’Opus Dei.
Dopo il miracolo approvato da Papa Francesco e reso noto attraverso il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi del 5 luglio 2013, la Santa Sede ha comunicato che il Santo Padre ha stabilito che monsignor Álvaro del Portillo sia beatificato a Madrid, sua città natale, sabato 27 settembre 2014.
Il Comitato organizzatore sta programmando diversi atti a Roma per coloro che desidereranno in seguito raggiungere San Pietro (‘videre Petrum’, ‘per vedere Pietro’).
Si sta studiando con le autorità competenti la possibilità che, durante i giorni successivi alla beatificazione, il corpo di don Álvaro – che riposa nella cripta della Chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace, a Roma – sia esposto provvisoriamente nella Basilica di Sant’Eugenio, per facilitare l’affluenza delle numerose persone che, si prevede, verranno a pregare davanti al nuovo beato.
Dopo la beatificazione, si celebrerà una Messa di ringraziamento in una basilica romana. Inoltre, i fedeli potranno partecipare all’Udienza del mercoledì con Papa Francesco, manifestando così la loro gratitudine e unione al Romano Pontefice.

Possibilità di sistemazione di gruppi a prezzi economici in case religiose ed hotel a Roma!
Per informazioni e prenotazioni di alloggi:
Coop. soc. IL SOGNO arl – Viale Regina Margherita 192 – 00198 ROMA
Email: cpasogno@romeguide.it

Il programma a Roma

Lunedì 29 settembre
Ore 18:00: Traslazione del corpo del beato Álvaro del Portillo alla basilica di San Eugenio.

Martedì 30 settembre
Ore 11:00: Santa Messa di ringraziamento nella Basilica di san Giovanni in Laterano, presieduta dal cardinal Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di
. (Sarà necessario un biglietto di ingresso che si potrà richiedere al centro dell’Opus Dei della propria città)
Ore 16:30: Santa Messa di ringraziamento nella Basilica di santa Maria Maggiore, presieduta dal cardinal Santos Abril y Castelló, arciprete di questa basilica. (Sarà necessario un biglietto di ingresso che si potrà richiedere al centro dell’Opus Dei della propria città)

Mercoledì 1 ottobre
Ore 10:30: Udienza generale con il Papa Francesco in Piazza san Pietro.
Ore 17.00: Presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, nata con l’incoraggiamento di Mons. del Portillo, ci sarà l’inaugurazione di una cappella dedicata alla Madonna e, a seguire, un concerto.

Giovedì 2 ottobre
Ore 18:00: Esposizione e benedizione eucaristica nella basilica di san Eugenio. Benedizione con la reliquia del beato Álvaro del Portillo e traslazione del suo corpo nella Chiesa di Santa Maria della Pace.

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Margutta Art-D-Street 2014: Marco “About” Bevivino, Alessandra De Cristofaro, “Diavù” David Vecchiato e Gerlanda Di Francia per l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

15 Lug

10 LUGLIO 2014: NASCE IL MARGUTTA ART-D-STREET
Questa è la data di nascita.
Un numero, anzi, più di uno: oltre 500 ospiti, Patrocinio Istituzionale di Roma Capitale con la presenza del Presidente dell’Assemblea Capitolina on. Mirco Coratti, il supporto di Roberto Coin, Presidente dell’omonima azienda e il sostegno di Enti e Associazioni.
È partita così, con un Cocktail nel cuore della città di Roma, tra gioielli e opere d’arte, con il contributo di The Fifth Season by Roberto Coin, l’azienda italiana, leader nel mondo nel settore dell’alta gioielleria.

Via Margutta si è colorata della creatività di 4 giovani e famosi street artist capitolini: Marco “About” Bevivino, Alessandra De Cristofaro, “Diavù” David Vecchiato e Gerlanda Di Francia, hanno realizzato “su strada”, in una sorta di quick-painting, opere originali esposte, e messe in vendita, nelle gallerie d’arte della strada e all’interno dell’Hotel Art, in Via Margutta. È stato fatto per beneficenza, il ricavato della vendita delle è stato devoluto all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, a testimonianza della vicinanza e del sostegno alle innumerevoli attività benefiche che questa Associazione supporta quotidianamente.

Nell’ambito della manifestazione la Roberto Coin, oltre a donare l’intero ricavato della vendita delle opere, ha contribuito in veste di mecenate al processo di valorizzazione dei giovani artisti attraverso una donazione specifica all’Associazione no-profit MURo (Museo di Urban Art di Roma) che già cura e realizza opere di street art di artisti di tutto il mondo nelle periferie romane, trasformando le strade della città in percorsi di un museo di arte pubblica a cielo aperto.

Oltre a Roma Capitale, a fianco del Margutta-Art-D-Street curato dall’Associazione COM’È, a patrocinare l’evento ci sono anche l’Associazione Internazionale di Via Margutta, che riunisce e rappresenta da tantissimi anni le realtà produttive della strada, e la Fondazione Mecenate Italia che ha lanciato, proprio recentemente, il progetto per il primo Archivio dei Creativi.

Il prossimo anno saremo e faremo ancora di più.

Margutta Art-D-Street, è l’evento artistico e sociale, supportato e promosso da The Fifth Season by Roberto COIN, teso a valorizzare il mecenatismo, l’espressione artistica tra i giovani, la promozione di Via Margutta come strada dell’arte ed il rafforzamento e la valorizzazione del collegamento con il territorio.
Margutta Art-D-Street sostiene la creatività dei giovani nelle sue più diverse espressioni artistiche, senza limite alcuno: dalla pittura alla musica, dal design alla letteratura, dalla fotografia alle nuove tecnologie, lì fino a dove la mente creativa può arrivare.
Margutta Art-D-Street ogni anno proporrà nuove iniziative, nuovi nomi, nuove idee nuove sfide.

Speciale Street Art a Roma, vedi anche:

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Cantiere.Roma.Italia. la stagione 2014/2015 del Teatro Argentina e Teatro India

9 Lug

Presentata, al teatro Argentina, la stagione 2014/2015 del Teatro di Roma. Con Silvio Orlando, Franca Valeri, Filippo Timi, Toni Servillo, Roberto Herlitzka, Iaia Forte, l’Orchestra di Piazza Vittorio e molti altri ancora.

Antonio Calbi, neodirettore del Teatro di Roma, ha illustrato insieme al presidente Marino Sinibaldi il “Progetto delle Stagioni 2014/2015”, primo capitolo di una nuova conduzione che si svilupperà in un percorso di quattro anni, articolato e plurale. Il Teatro Argentina rappresenterà il cuore del denso programma e il centro della tradizione dove sperimentare, vivere e produrre. Il Teatro India, di nuovo aperto a settembre, sarà restituito come luogo di accoglienza e di irradiazione di un sistema dedicato alla creazione contemporanea.
Un sistema di progettazione e promozione della cultura che il “Cantiere.Roma.Italia” attiva chiamando un grande maestro del teatro tedesco e internazionale: sarà Peter Stein a guidare il progetto quadriennale del Teatro di Roma.

PROSPETTIVA STEIN è il primo importante impegno con cui lo Stabile ha scelto di rilanciarsi per creare un’area di stabilità permanente quotidianamente abitata da un collettivo di attori in residenza. Guidati dal maestro, gli attori formeranno la “Compagnia in Residenza del Teatro di Roma”, costituita da “attori-operai”, composta da 8 interpreti e un assistente a cui si aggiungeranno altri attori secondo le esigenze produttive e artistiche.

A tempo pieno, in prova al mattino e in recita la sera, l’ensemble non lavorerà in esclusiva con Stein, ma al servizio del Teatro e di altri registi, con la possibilità di cimentarsi in piccole regie e di curare attività formative e performative nelle scuole e nelle università. La Compagnia sarà parte attiva del percorso quadriennale che si compone di 3 filoni.

Il ciclo dedicato all’Orestea con la messinscena della trilogia, Agamennone (in programmazione per l’estate 2015), Le Coefore, Le Eumenidi, con maratona finale nel 2018.

Il ciclo shakespeariano composto da Riccardo II, Enrico IV (I parte) e Enrico IV (II parte).
Il Novecento e contemporanei con I giganti della montagna di Luigi Pirandello, e successivamente Ivanov di Anton Cechov e Berenice di Jean Racine.

PROSPETTIVA ROMA costituisce il secondo importante intervento del “Cantiere.Roma.Italia”: saranno artisti e compagnie romane i protagonisti di questo percorso, impegnati a raccontare il tempo presente, la sua crisi e le sue contraddizioni. Tanti e diversi sono i gruppi romani che il Teatro di Roma sostiene e affianca nelle produzioni che andranno in scena all’India. Cuore di Prospettiva Roma sarà l’esperimento del polittico, “Ritratto di una città. ventiquattro scene di una giornata qualsiasi”, una sinfonia di racconti e visioni firmati da 24 autori, di ogni genere e generazione, che, non solo restituiranno al teatro un’immagine della città, ma riporteranno la città a teatro.

Fra i progetti, Roma per Eduardo: percorso attorno alla figura di Eduardo De Filippo, affidato al regista Antonio Latella che incontra per la prima volta il teatro di Eduardo e ritorna alle sue radici napoletane dirigendo Natale in casa Cupiello (in prima nazionale il 3 dicembre all’Argentina). Mentre, a partire dal 20 gennaio riparte il pluripremiato Le voci di dentro, diretto e interpretato da Toni e Peppe Servillo

Roma per Pasolini è l’omaggio del Teatro di Roma alla fervida attualità della sua poetica e del suo spirito profetico. Fabrizio Gifuni legge Ragazzi di vita (2 novembre). Roberto Herlitzka è protagonista assoluto del testo di Gianni Borgna Una giovinezza enormemente giovane per la regia di Antonio Calenda (dal 5 novembre all’Argentina). Mentre Giorgio Barberio Corsetti presenta lo spettacolo-evento sportivo Pier Paolo!

Roma europea è il progetto che accompagna il semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea, con omaggi di arte e di pensieri per ripercorrere la storia, le radici, i valori dell’identità europea, ma anche la ricchezza culturale che l’Italia continua ad offrire.

L’universo shakespeariano sarà invece esplorato con Shakespeare alla nuova italiana, il progetto che vede all’Argentina Silvio Orlando protagonista de Il Mercante di Venezia, diretto da Valerio Binasco (dal 21 ottobre) e l’Hamlet, diretto da Andrea Baracco, una produzione del Teatro di Roma con Romaeuropa (in prima nazionale il 26 settembre); mentre altre produzioni si alterneranno al Teatro India. In più per il pubblico giovane alcune proposte dal cartellone PICCOLI INDIANI:  ciclo di incontri, spettacoli, letture e attività di formazione (dal 19 ottobre al 24 maggio). I piccoli spettatori  potranno addentrarsi nel Cantiere teatrale scegliendo tra fiabe, classici, nuove drammaturgie, iniziative all’aperto.

Sconfinamenti, incontri e gioco tra le arti invaderanno ancora gli spazi del Teatro di Roma con tanti progetti speciali: Tra cielo e terra. Sacro e profano nel teatro presente, Teatri dello sport, un’iniziativa per riflettere sul mondo dello sport attraverso il teatro, Teatro per il sociale con i detenuti-attori della Compagnia di Rebibbia. Inoltre, Cinema sul sipario con proiezione di film e documentari, Musica all’argentina, Luce sull’archeologia.

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Sagra dell’Uva 2014 a Marino (Festa del Vino)

8 Lug

La Sagra dell’Uva 2014, con fontane che gratuitamente danno vino invece dell’acqua, si svolgerà dal 3 al 6 ottobre a Marino.

Lo vedi ecco Marino
la Sagra c’è dell’Uva
fontane che danno vino
quant’abbondanza c’è!
(Franco Silvestri, ‘Na gita a li Castelli (Nannì), 1926.)

La Sagra dell’uva di Marino (‘a Sagra per antonomasia in dialetto marinese) è una nota festa tradizionale, che ricorre ogni prima domenica di ottobre a Marino, cittadina in provincia di Roma.
La Sagra dell’uva fu istituita nel 1925 per iniziativa del poeta Leone Ciprelli e da allora è stata puntualmente organizzata ogni anno. Le sue radici tuttavia affondano in accadimenti storici precedenti: in coincidenza con la festa profana si tiene infatti la festa della Madonna del Rosario, celebrata per commemorare la vittoria della Santa Alleanza contro l’Impero ottomano nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.

Il programma della Sagra dell’Uva di Marino è frutto di ottant’anni di esperienza, di esperimenti e di cambiamenti. Generalmente, ormai da diversi anni, si segue un programma prestabilito senza apportare significative variazioni. Il nucleo centrale della festa è la domenica pomeriggio, con la ricorrenza profana e il ‘miracolo’, tuttavia a seconda dei cambiamenti delle giunte comunali e delle disponibilità economiche, i festeggiamenti possono incominciare un mese prima come non incominciare affatto. Negli ultimi anni, l’animazione inizia il giovedì o il venerdì e si protrae non oltre il lunedì della ‘Sagretta’, usanza voluta dai marinesi come replica meno affollata della festa tanto amata. Oltre agli eventi della domenica, ci sono altri eventi fissi stabiliti il sabato della vigilia e il lunedì della’Sagretta’.

Sabato della vigilia
Nel pomeriggio del sabato della vigilia, generalmente verso le ore 18, per le vie del centro storico si assiste alla rievocazione storica dell’annuncio della vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571. Un araldo a cavallo, accompagnato da trombettieri, tamburini e sbandieratori, percorre Corso Vittoria Colonna e Corso Trieste leggendo il proclama che convoca il popolo davanti Palazzo Colonna. Quindi, figuranti in costume cinquecentesco che interpretano il governatore e i notabili del feudo si affacciano alla balconata del palazzo che affaccia su piazza della Repubblica e danno l’annuncio della vittoria cristiana e soprattutto della vittoria del feudatario Marcantonio II Colonna, rendendo noto che l’indomani questi rientrerà solennemente nel suo feudo.

Domenica della Sagra
« Ivi, d’attorno la fontana de’ mori, una battaglia pazza s’è scatenata, con empio rigurgito, verso le cannelle del vino gratis.Le ondate d’assalto si susseguono ininterrotte contro il muro de’ carabinieri trafelati, che munisce la cittadella dello spumante gratuito; sciami di boccali di carta, svolazzando a mezz’aria, pervadono la cupidigia dei raccoglitori; chi, felice, ne ha presi al volo venticinque, chi trenta. Saldamente piantati a gambe larghe ed alti sulla roccaforte propria della fontana, gli avanguardisti la cingono come d’una seconda e interior munizione. Fanno gli onori di casa, prendono vuoto e porgono il bicchiere cartaceo ai primipili delle falangi d’assalto, e dello spumante gratis ne sbròdolano un po’ micamale anche in testa ai carabinieri, data la difficoltà del manovrare nella tempesta. Cola il vino nuovo dalle cannelle di rame, vàlica dentro ai bicchieri il panno nero e rosso della forza pubblica, il crinale delle spalline, i galloni d’argento: e finisce tra tosse e starnuti metà in gola, metà nel naso, metà nei calzoni, metà nel gilè tra camicia e pelle alla gente, che beve e s’infradicia, ricacciata da gomitate sature di folklore, con risa e urla gioconde, a ora a ora delusa o felice, secondo che la prende l’onda, o la risacca la dilontana. »

La processione religiosa
La domenica mattina si tiene nella Basilica di San Barnaba una messa solenne presieduta dal vescovo di Albano e dall’abate parroco. Alla funzione religiosa assistono le autorità civili e militari, il sindaco e i rappresentanti dei comuni limitrofi o gemellati. Al termine della funzione, si inizia a snodare per le vie del centro storico la processione in onore della Madonna del Rosario. I membri delle confraternite portano in processione due grandi arazzi seicenteschi e altri oggetti di fabbricazione sei-settecentesca, mentre i membri della Confraternita del Santissimo Rosario portano a spalla, avvicendandosi, la pesante macchina processionale su cui è innalzata la statua lignea della Madonna del Rosario. Questa usanza, faticosissima specialmente nei tratti in forte dislivello o in salita, è stata ripresa da poco ed ufficializzata con la ricostituzione della Confraternita nel 2002, per volere dell’abate parroco Aldo Anfuso.La processione percorre tutte le strade e le piazze principali del centro storico, ovvero piazza San Barnaba, via Roma, via Cavour, piazza Giacomo Matteotti e Corso Trieste, seguendo un itinerario circolare che riporta il corteo davanti alla Basilica di San Barnaba per la supplica alla Madonna di Pompei.

La supplica alla Madonna di Pompei
Una volta che la processione religiosa è tornata in piazza San Barnaba, davanti alla Basilica di San Barnaba i portatori della Confraternita del Rosario posano la statua della Madonna del Rosario su un trabiccolo e l’abate parroco, alla presenza delle autorità con i gagliardetti delle rispettive istituzioni e di tutta la folla, recita il testo della supplica alla Madonna del Santissimo Rosario di Pompei. Al termine della recita, dei bambini in costume tradizionale portano simbolicamente alla statua un omaggio di vino ed uva a nome di tutta la comunità marinese. Quindi, i portatori riportano la statua all’interno della Basilica, dove rimarrà alcuni giorni esposta a fianco dell’altar maggiore. A questo punto, la ricorrenza religiosa può dirsi conclusa.

Il corteo storico
Nel primo pomeriggio della domenica la folla di visitatori e marinesi si accalca ai lati di Corso Vittoria Colonna e di Corso Trieste per poter assistere al corteo storico in costume cinquecentesco. Il corteo, svoltosi per la prima volta nell’edizione 1929 per iniziativa dello stesso Leone Ciprelli, fu efficacemente ripreso a partire dal 1970 grazie a una serie di associazioni di volontariato che si occupano di fabbricare i pregiati costumi e di custodirli. Nel corso degli anni, la ricchezza del guardaroba è cresciuta in maniera esponenziale, ma anche la partecipazione popolare. I vestiti più gettonati sono ovviamente quelli della nobiltà, mentre l’abito tradizionale da semplice popolano è ovviamente meno gettonato. Con gli anni, l’evento si è arricchito della partecipazione di gruppi di rievocazione storica di altre zone d’Italia, come gli sbandieratori di Cori e i frombolieri di Ischia.
Fra le apparizioni più importanti nel corteo, i suggestivi vestiti della nobiltà, specialmente quelli delle dame. Agli abiti dei prigionieri turchi da alcuni anni sono state tolte le catene e restituite le scimitarre, un segno politically correct di distensione. Nel corteo sono inclusi i gruppi autoctoni di sbandieratori Colonnae Signifer e Città di Marino. Generalmente, in linea con le disponibilità economiche delle amministrazioni comunali, la parte di Marcantonio Colonna e della consorte Felice Orsini viene interpretata da attori ed attrici di fama nazionale: tra gli altri, Andrea Giordana (1998), Giuliano Gemma (1999), Orso Maria Guerrini (2000) ed Enzo De Caro con Flavia Vento (2003), Ascanio Pacelli e la moglie Katia Pacelli (2007), Roberto Ciufoli (2008). La pesante corazza del Colonna è stata del resto dipinta dal maestro Umberto Mastroianni.

La sfilata dei carri allegorici
La sfilata dei carri allegorici è l’evento coreografico che fino all’invenzione del corteo storico raccoglieva tutti gli entusiasmi degli organizzatori e dei visitatori. A Marino il Carnevale è sempre stato organizzato in maniera accurata, soprattutto dal forte schieramento anticlericale che ogni mercoledì delle Ceneri organizzava il Carnevalone, evento che richiamava migliaia di persone dai Castelli Romani e da Roma. Il regime fascista, non appena salito al potere, ritenne opportuno sopprimere questo evento, di chiara matrice repubblicana e antifascista, ma lo stesso entusiasmo che si rivolgeva al Carnevalone venne rivolto dal 1925 alla sfilata dei carri allegorici, una sorta di carnevale autunnale.

Il ‘miracolo delle fontane che danno vino’
È l’evento fondamentale della Sagra dell’Uva. Che le fontane diano vino invece che acqua non è una cosa inventata a Marino nel 1925: a Roma già in due occasioni, nel 1644 per l’elezione di papa Innocenzo X e nel 1670 per l’elezione di papa Clemente X, le fontane alla base della scalinata del Campidoglio diedero vino alla folla meravigliata. In Francia, nella cittadina alsaziana di Wangen, ogni 3 luglio una fontana distribuisce vino.[57] Tuttavia, il ‘miracolo’ di Marino è il più famoso in Italia ed è, a quanto sembra, rimasto inimitato nel nostro paese. Proceduralmente il ‘miracolo’ è molto semplice: nelle condutture delle fontane cittadine vienne fatto scorrere vino mentre l’erogazione di acqua è sospesa. La fontana-simbolo del miracolo è quella dei Quattro Mori, edificata nel1636 su progetto di Pompeo Castiglia per volere del principe Filippo I Colonna che voleva commemorare la vittoria sui Turchi ottenuta dal suo avo Marcantonio II Colonna: infatti nella fontana compaiono otto turchi o mori, uomini e donne, denudati e incatenati ad una colonna di marmo, simbolo araldico della famiglia Colonna.

La ‘vendemmiata’
La ‘vendemmiata’ è una tradizione ormai caduta praticamente in disuso alla Sagra dell’Uva: fin dagli anni venti dai balconi di Corso Trieste venivano calati dei fili a cui erano legati grappoli d’uva, che la folla doveva raccogliere, ‘vendemmiare’, appunto. In seguito, vennero elaborate altre varianti della ‘vendemmiata’: la raccolta dei grappoli d’uva dai balconi o dalle finestre più basse; per finalità organizzative oggi si preferisce distribuire l’uva dai punti di distribuzione del vino.

Lunedì della Sagretta
Il giorno seguente alla domenica della Sagra vera e propria, è invalsa l’usanza, a partire dal secondo dopoguerra, di replicare il programma della festa profana per un pubblico in genere più ristretto. Non vengono svolte ovviamente la processione e la supplica alla Madonna di Pompei, ma solo il corteo storico, però senza la partecipazione dei personaggi famosi o dei gruppi forestieri, la sfilata dei carri allegorici e il ‘miracolo della fontane che danno vino’.Questa replica della Sagra in versione più dimessa e ‘familiare’ prende nome di ‘Sagretta’, o ‘Sagra dei marinesi’, ed è ormai un appuntamento fisso nel programma di ogni edizione.

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